DIE WALPURGISNACHT – La notte di Valpurga
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- 30 apr
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Se siete amanti del genere horror o del gotico nel cinema, nella musica o nella letteratura vi sarà capitato senz’altro di sentire prima o poi di questa ricorrenza.
Goethe, ad esempio, ne parlava nel Faust. In una scena dell’opera lo stesso Faust viene condotto da Mefistofele sul monte Brocken per assistere alle danze infernali a cui poi finisce per prendere parte.
La band tedesca Faun gli ha dedicato una canzone omonima.
Ma di cosa si tratta esattamente?
Da noi non è così nota. Le sue radici sono mitteleuropee e sono molto antiche: risalgono infatti all’epoca precristiana, quando le comunità germaniche osservavano le festività legate ai cambi di stagione, alla fertilità e alle relative divinità pagane.
La notte tra il 30 aprile e il 1° maggio nel folklore tedesco ha sempre avuto qualcosa di magico. Si riteneva che in questa data le streghe si radunassero sul monte Brocken, il più alto della catena dell’Harz, per tenere dei sabba col diavolo.
È una festività molto sentita in diverse aree della Germania e in Scandinavia, soprattutto in Finlandia e Svezia, dove è nota con il nome di “Vappu” e “Valborg” e celebra il passaggio definitivo dall’inverno alla primavera.
Samhain è il nome della festività che compare sulla ruota dell’anno celtica a Ognissanti e trovandoci effettivamente in autunno, cioè il 1° novembre, segna il declino della natura. Il suo corrispondente primaverile è Beltane che, al contrario, cadendo il 1° maggio rappresenta l’inizio dell’estate e di conseguenza l’ingresso della natura nella sua fase di maggior splendore e prosperità. La Notte di Valpurga è collocata temporalmente, per l’appunto, la sera del 30 aprile e le sue celebrazioni la rendono a tutti gli effetti una sorta di “Halloween primaverile”. Secondo la cultura popolare, durante quella notte era solita vagare una grande concentrazione di spiriti maligni; per questo motivo per l’occasione ancora oggi si accendono falò attorno ai quali la gente si ritrova, si traveste con costumi e maschere per confonderli (come ad Halloween del resto), socializza e balla.
Durante la tradizionale Tanz in den Mai (che si letteralmente si tradurrebbe con “danza del mese di maggio”, intendendo però la “danza fino al mese di maggio”, cioè che si ballerà dal 30 aprile fino al 1° maggio) si accende un rogo dove in alcune circostanze capita venga bruciata anche la figura di una “strega” come gesto simbolico. Per l’occasione si organizzano anche banchetti, festival, mercatini a tema e spettacoli pirotecnici.
Le celebrazioni più famose hanno luogo nelle vicinanze del monte Brocken: a Goslar e in particolare a Thale, dove si trova la cosiddetta “Hexentanzplatz”, ovvero la pista da ballo delle streghe.
Perché si chiama proprio Valpurga?
Il nome è dovuto a Santa Valburga (Valpurga) di Heidenheim, vissuta nel VIII secolo e di origini inglesi. Si tratta di una delle figure più rappresentative dell’epoca per quanto riguarda il processo di evangelizzazione della Germania.
Inizialmente monaca nel monastero di Wimborne, nel Dorset, venne poi chiamata ad Heidenheim in Germania dal fratello Vilibaldo, allora vescovo di Eichstätt, dove divenne badessa e guidò il monastero locale per diciotto anni fino alla sua morte.
Subito dopo la sua morte la sua figura divenne oggetto di un’enorme venerazione che si protrasse a lungo nel tempo.
A distanza di circa un secolo il vescovo di Eichstätt fece portare il corpo di Valpurga nella sua città, mentre altre reliquie furono mandate in Francia e nelle Fiandre.
Pare che dalla sua nuova tomba fuoriuscisse per un certo periodo una sostanza liquida ritenuta da alcuni un medicamento prodigioso.
Come sappiamo, le tradizioni pagane e cristiane spesso si sovrappongono per usanze che si sono poi progressivamente integrate per facilitare la conversione delle popolazioni locali. La Chiesa cattolica fece combaciare le festività legate alla primavera con la data di traslazione del corpo di Santa Valpurga a Eichstätt. La sua figura assunse così un ruolo simbolico di protezione contro le influenze maligne, in questo caso gli spiriti, la sera precedente il 1° maggio.
Articolo a cura di Alessandra Turconi
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