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La cosmetica e la cura del corpo in Marocco


Cosmetici del Marocco
Cosmetici del Marocco

Nei Paesi Arabi la cura per il proprio corpo è qualcosa di estremamente importante. In Marocco, la cosmetica consiste in trattamenti di bellezza naturali avvengono in luoghi quasi definiti “sacri”, una tradizione da rispettare, primo fra tutti è il famoso bagno turco che in arabo si chiama “Hammam”.


L’Hammam è un vero e proprio tempio per rilassarsi. Questo luogo magico nasce dall’incontro tra la cultura araba e quella romana in quanto quest’ultima ha dato il via alla diffusione delle acque terminali in tutto l’Impero Romano e ciò ha portato i conquistatori di tale impero a interessarsi a questo tipo di attività: gli arabi entrano in contatto con gli edifici termali a partire dalla prima metà del VII secolo, testo di riferimento, dove è possibile conoscere a fondo la cultura di questo fantastico luogo è la celebra raccolta di novelle arabe-persiane “Le Mille e una Notte”. All’interno dell’Hammam ci si dedica alla cura della pelle attraverso il vapore e l’umidità prodotti dall’acqua calda; inoltre, la pelle viene sfregata con il guanto di kesse con sopra il sapone nero, un detergente utile a rimuovere le cellule morte dell’epidermide idratandola senza irritazioni. Infine, la pelle viene massaggiata con quello che è il capostipite della cosmetica marocchina: l’olio di argan. L’olio di argan ha origine nelle regioni rurali e oltre ad essere il cosmetico madre di tutti i prodotti di bellezza, la sua produzione è preziosa per le donne marocchine berbere delle zone rurali.


Nelle zone di campagna a differenza delle grandi città gli abitanti non vivono in maniera agiata e quindi la produzione di questo famosissimo olio, dà lavoro a tante donne, ed è una tradizione che si tramanda di madre in figlia. L’olio di argan è chiamato “oro liquido” o “albero della vita” e si ricava dall’argania spinosa, una pianta che cresce soltanto in Marocco nella regione del Souss tra Agadir ed Essouria. È considerato il tesoro dei berberi che lo utilizzano oltre che come cosmetico anche a scopo alimentare in quanto favorisce la regolarità del colesterolo e la circolazione sanguigna.


Dal 2014 questo fantastico prodotto è diventato patrimonio dell’Unesco e la sua coltivazione e produzione è stata già inserita nell’agenda 2030 per la sostenibilità ambientale. Inoltre, la Dott.ssa Zoubida Charrouf, ricercatrice dell’università di Rabat Mohamed V che ha condotto studi scientifici sull’olio di argan, ha promosso l’emancipazione delle donne ed è grazie a lei se nel 1995 nasce la prima cooperativa che ha dato lavoro a molte donne divorziate e vedove. Non meno importante è l’estrazione di un altro prodotto idratante: il Ghassaul, un tipo di argilla che le donne del posto utilizzano per idratare la pelle, oltre alla rosa di Damasco con simile utilizzo.


Altro elemento fondamentale nella cultura araba marocchina è l’Henné chiamato in arabo Henna. Viene ricavato dalla pianta lawsonia inermis e viene utilizzato per tingere i capelli e decorare la pelle con deliziosi tatuaggi tipici delle spose marocchine. Essendo in Marocco una tradizione secolare, ha un valore importante anche sul piano sociale. In tutto ciò, è presente anche la matrice religiosa, in quanto secondo il Corano, l’uomo e la donna devono avere la massima cura del proprio corpo, questo perché gli esseri umani sono solo degli affidatari, il vero proprietario del corpo umano è Dio che lo ha affidato agli uomini e questi come ricompensa devono prendersene cura utilizzando prodotti conformi ai dettami della legge islamica che rientrano nel concetto di Halal, che in arabo vuol dire “ciò che è lecito”, cioè il contrario di Haram, “ciò che è vietato”: si tratta di articoli naturali senza residui animali o di alcool. L’essere umano deve curare sé stesso come forma di rispetto verso Dio. I cosmetici marocchini sono considerati tra i prodotti migliori per la loro naturalezze e la loro qualità; infatti, vengono esportati anche negli altri paesi del mondo.

 

 

Articolo a cura di Giuseppina Sorianiello


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