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La traduzione dei contenuti social per una comunicazione multilingua e globale



Non c’è vita senza social! Ormai sono diventati uno strumento indispensabile (e anche di dipendenza) per la nostra quotidianità. Non c’è giorno che non pubblichiamo qualche foto dei nostri viaggi, del nostro cibo preferito, di qualche selfie e così via, ma nonostante tutto siano visti come strumenti di semplice svago, sono molto sfruttati da aziende il cui obiettivo è raggiungere comunicazione marketing efficace nella sponsorizzazione di prodotti e servizi.


 Le società internazionali che si rivolgono a un pubblico multiculturale devono assicurarsi di diffondere contenuti multilingue adattati alla lingua dei loro destinatari.

La lingua dei social, si sa, che è un labirinto di abbreviazioni, acronimi, neologismi e linguaggio settoriale. Insomma, un vero e proprio gergo, che varia sensibilmente a seconda del contesto geografico e culturale. Per ottenere i massimi risultati, bisogna avere una strategia di comunicazione ben chiara, che sia diversificata a seconda della piattaforma utilizzata e che sia in grado di funzionare in diverse lingue e in diversi contesti culturali.


L’adattamento linguistico dei post per il pubblico di destinazione richiede una conoscenza non solo linguistica, ma anche culturale data da un pizzico di creatività.

 La traduzione dei contenuti dei social media presenta difficoltà specifiche e in questo articolo presenteremo quali adattamenti deve utilizzare il traduttore a seconda del contesto in cui si parla.



Adattamenti vincenti per una traduzione social efficace


1. Sensibilità culturale e adattamento contestuale: si sa che la lingua è profondamente intrecciata con la cultura. È essenziale considerare le norme culturali, i riferimenti storici e i tabù sociali come, ad esempio, un meme divertente che l potrebbe essere ben accolto all'interno di quella comunità, ma potrebbe confondere o offendere utenti di altri paesi.

 

2. Dialetti e idiomi regionali: le lingue si evolvono all'interno delle regioni, portando a dialetti ed espressioni idiomatiche distinti come “dar en el clavo” che significa: “fare centro”, “centrare il bersaglio” e “raggiungere l’obiettivo”.

 

 3. Cambio di codice e pubblico multilingue: molti utenti passano facilmente da una lingua all'altra (commutazione di codice) nella loro vita quotidiana. Rivolgersi a un pubblico multilingue richiede finezza. Per esempio, tweet che inizia in inglese e terminare in spagnolo – "I’m feeling like cansada" -, creando un'esperienza riconoscibile per i follower che navigano in entrambe le lingue.

 

4. Limiti di caratteri e abbreviazioni: le piattaforme di social media impongono limiti di caratteri. L'adattamento implica un'espressione concisa senza perdere significato. Per esempio, in giapponese, "LOL" diventa "w" (abbreviazione di "warai", che significa "ridere").

 

5. Emoji e linguaggio visivo: gli emoji trascendono le barriere linguistiche. Trasmettono emozioni e contesto in modo succinto come, ad esempio, l'emoji del cuore che, universalmente, significa amore, indipendentemente dalla lingua madre dell'utente.

 

6. Hashtag e argomenti di tendenza: gli hashtag sono potenti strumenti di visibilità e il processo traduttivo, il traduttore deve localizzarli per entrare in risonanza con comunità specifiche. Esempio: le Olimpiadi, l'utilizzo di #Tokyo2020 collega i contenuti alla città ospitante.

 

7. Creazione di contenuti localizzati: personalizzare i contenuti in base alle festività, agli eventi e alle stagioni locali. Come ad esempio: un brand di prodotti per la cura della pelle potrebbe creare post sulle routine invernali di cura della pelle per gli utenti che vivono in climi più freddi, concentrandosi invece sulla protezione solare per gli utenti che vivono nelle regioni tropicali.



In conclusione


La traduzione multilingua di contenuti social e marketing è un processo che va oltre le parole: è un ponte tra culture, che permette alle aziende di comunicare in modo efficace con il proprio pubblico internazionale. Di conseguenza, il traduttore specializzato non è solo un linguista, ma un vero e proprio consulente di comunicazione globale. 


 

 Articolo a cura di Giulia Ilse


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