Oggi si festeggia la Giornata Mondiale della Lingua Cinese - 聯合國中文日快乐
- Linguisticamente Traduzioni
- 22 apr
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Sapevi che il 20 aprile si celebra la giornata mondiale della lingua cinese?
Il 20 aprile, infatti, si celebra la Giornata Mondiale della Lingua Cinese, una delle lingue più importanti e parlate del mondo, conosciuta da più di 1 miliardo di persone. Questa giornata si è diffusa a partire dal 1973, dopo che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato il cinese come lingua ufficiale e nel 1974, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha designato lo stesso come “lingua di lavoro” dell’Organizzazione.
Le Nazioni Unite hanno deciso di dedicare una giornata a questa lingua così importante e complessa per celebrare la diversità culturale e il multilinguismo e la data non è stata scelta a caso perché assume un significato storico e simbolico. Secondo il calendario lunare, infatti, il 20 aprile è tradizionalmente associato a Cang Jie (仓颉), figura leggendaria della tradizione cinese, vissuta all’epoca dell’Imperatore Giallo Huangdi (黄帝), e alla quale viene attribuita l’invenzione dei caratteri cinesi (汉字 hànzì).
Cang Jie viene descritto con quattro occhi e quattro pupille e si dice che quando inventò i caratteri: “ il cielo fece piovere miglio e gli spiriti maligni piansero tutta la notte” (dal libro Huainanzi risalente al 139 a.C.). Il 20 aprile è noto, infatti, come il giorno della pioggia di miglio (Guyu). Secondo la leggenda, l’imperatore gli ordinò di inventare un sistema di scrittura per sostituire il sistema di notazione delle corde annodate. Per trovare la giusta ispirazione, Cang Jie si stabilì vicino a un fiume e rimase lì per molto tempo, senza però ottenere risultati. Un giorno, una fenice cinese fece cadere davanti a lui un pezzo di terra indurita che recava un’impronta. In quel momento un cacciatore giunse sulla strada e Cang Jie gli chiese se fosse in grado di riconoscere l’animale che aveva lasciato quell’impronta. Il cacciatore rispose senza esitazione che si trattava di un píxiū (貔貅), creatura della mitologia cinese raffigurata con il corpo di un leone alato e la testa di un drago.
Da quel momento, Cang Jie osservò ogni cosa cercandovi un segno che la rendesse immediatamente riconoscibile. L’imperatore Giallo fece così diffondere l’uso della scrittura in tutto il paese e costruire un tempio in riva al fiume in onore di Cang Jie.
A caratterizzare la lingua cinese, e probabilmente a renderla così diversa e complessa ai nostri occhi occidentali, è proprio il suo sistema di scrittura. La lingua cinese, anche se sarebbe più opportuno parlare di lingue dal momento che va intesa e interpretata come una sorta di famiglia che comprende centinaia di varietà linguistiche differenti, non si basa su un alfabeto, bensì su migliaia di caratteri detti sinogrammi. A differenza della nostra, quindi, la scrittura cinese non è una scrittura alfabetica, ma ideografica. I caratteri non rappresentano solo oggetti ma anche concetti e così la simbologia diventa più complessa, quasi poetica. Per fare un esempio, il carattere 安 che si legge ān e che significa pace è composto dal女 nǚ (donna) e da 宀 mián (tetto), raffigura molto schematicamente una donna sotto un tetto. Ogni carattere è quindi due cose insieme: una sillaba e una parola dotata di un significato specifico. Questa forma di scrittura, tra le più antiche che esistono al mondo, rappresenta sicuramente una sfida per chi decide di avvicinarsi alla lingua cinese ma anche il principale punto di partenza per conoscere questa cultura antica e sempre più importante e influente al giorno d’oggi. La conoscenza della lingua cinese, infatti, allena la logica, nutre il cervello e lo rende più performante, stimola l’attenzione e la memoria. Secondo alcuni studi, chi conosce il cinese mostra un’insorgenza ridotta di malattie degenerative come la demenza e l’Alzheimer.
Dunque, la giornata mondiale della lingua cinese ci invita a riflettere sull’importanza delle lingue come veicoli di comunicazione e conservazione della storia e della cultura di un popolo. La lingua cinese, in particolare, rappresenta un patrimonio culturale unico e il suo riconoscimento come una delle lingue ufficiali delle Nazioni Unite è un segno di rispetto e di valorizzazione delle diversità linguistiche nel mondo.
Articolo a cura di Linguisticamente & Team
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